I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti
vengono dalla loro intelligenza. Hanno almeno
bisogno di un medico che conosca quest'ultima.

 Marcel Proust
(Alla ricerca del tempo perduto)

 LA LIBIDINE DI STAR BENE

 Alcuni anni fa mi telefonò un amico, collega dentista più giovane di me, disperato per i dolori che lo affliggevano e mi chiese di aiutarlo perché non riusciva più a tollerare la situazione.

Era sabato mattina ed avrei dovuto partecipare ad un corso che mi interessava: proposi di vederlo il lunedì seguente, anche perché l'amico sofferente abita in una città abbastanza lontana.

Mi chiese di non abbandonarlo, era disposto a partire subito: arrivò infatti poco prima dell'ora di pranzo, teso come un arco e dolorante dalla testa ai piedi.

Mi mostrò due o tre bite, apparecchi in resina da mettere sui denti per dare alla bocca una posizione corretta, chiedendomi se volevo controllarli: sapeva che la chiusura dei suoi denti non era corretta e riteneva che tutti i suoi problemi nascessero da lì.

Gli feci metter via i bite e lo feci sdraiare sul lettino da massaggio: non gli feci nulla se non stargli vicino, toccare il suo corpo con il desiderio di partecipare al suo dolore per aiutarlo ad uscirne.

Cercai solo di rompere il suo stress con il mio calore umano, dando al suo corpo quei pochi stimoli (contatti, dondolii e carezze) che servono ad una mamma per dare serenità e gioia al suo bimbo. In pratica gli feci una seduta di Trager leggera, leggera, leggera, quasi un nulla.

Dopo un paio di ore si alzò dicendo: "Non so che cosa mi hai fatto, ma sto bene. La settimana prossima ti telefono per rivederci e continuare la cura."

La sua telefonata invece arrivò la mattina successiva, la sua voce era più chiara e gioiosa, mi disse: "Che libidine star bene!"

Da quel momento la sua vita è cambiata, ha sì rimesso a posto la bocca, ma ha soprattutto scoperto il suo corpo ed il significato dei messaggi che manda.

La via che lo ha liberato dai suoi dolori cronici è stata quella di scoprire, lentamente e con pazienza (e con l'aiuto di persone esperte) le emozioni dolorose rimaste imprigionate nei muscoli, una dopo l'altra, una sull'altra, fino a trasformare il corpo in una corazza rigida di dolore e sofferenza.

Qualcuno dice che queste tensioni si accumulino dal momento della nascita in poi, ma il Rebirthing ha dimostrato che molte emozioni negative sono precedenti alla nascita, sono paure ricevute dalla mamma o, attraverso la mamma, dall’ambiente circostante. Quindi abbiamo tutti un sacco di roba.

A questa roba vanno aggiunti i pesi attuali, quelli che tutti i giorni la vita generosamente ci dona.
Quando portiamo un peso sulle spalle, un sacco per esempio, poi lo deponiamo e ci riposiamo.
Quando sulle spalle portiamo un peso psicologico, come la responsabilità di un lavoro difficile, spesso siamo poi incapaci di liberarcene: non ci riposiamo mai e, alla fine, le spalle si incurveranno ed i muscoli diventeranno rigidi e dolenti.

Ma che cosa c'entra il discorso del sacco e quello delle responsabilità, che sono un peso figurato?

Immagina di aver fatto un lavoro e di averlo fatto veramente bene, con impegno e passione: ne sei soddisfatto. Poi qualcuno arriva e lo critica, gli trova mille difetti.

Come ti senti?

Quante tensioni sono apparse improvvisamente nel tuo corpo?

Dove le senti? Nelle spalle? Nel diaframma, all’altezza dello stomaco? Nelle mani?

Ogni volta che qualcuno ti critica compaiono tensioni nei muscoli.

Qualcuno ha calcolato che prima di aver raggiunto la maggiore età abbiamo ricevuto circa 18.000 critiche. Tre al giorno più o meno.

Pensi che sia tutto passato?