I MATERIALI ODONTOIATRICI
Per restaurare un dente cariato o fratturato o sostituire un dente perso il dentista può usare vari materiali che possiamo raggruppare in cinque tipi fondamentali:
- le resine, che sono composti acrilici e metacrilici o siliconici;
- i compositi, che sono polveri di quarzo o di silicio in una base resinosa;
- i metalli
- le ceramiche
- la zirconia.
Essendo materiali estranei all'organismo possono dare reazioni avverse o essere tossici.
Le allergie alle resine acriliche e metacriliche, usate soprattutto in protesi rimovibili, sono le più frequenti e si evidenziano come arrossamento e bruciore della mucosa a contatto con la resina.
Anche alcuni metalli, soprattutto il Nichel, possono scatenare allergie, infatti sono stati proibiti e non sono più usati. Il nichel in bocca può causare reazioni anche a gioielli di bigiotteria indossati sulla pelle.
I metalli possono dare tossicità cronica, data la lunga permanenza a contatto con l'organismo: questa dipende dal metallo e dai composti che si formano dalla sua dissoluzione.
Il metallo più tossico usato dai dentisti, ora per fortuna sempre meno, è il MERCURIO, usato in combinazione con argento, stagno, rame ed altri metalli per fare le otturazioni in AMALGAMA.
La presenza di più metalli diversi in una stessa bocca causa la formazione di correnti elettriche che, oltre a disturbare di per sé l'organismo, aumentano il rilascio di metalli e quindi il rischio di intossicazione. E' il cosiddetto fenomeno del POLIMETALLISMO.
Se vuoi approfondire la conoscenza del problema mercurio dell'amalgama dentale e della corrosione delle leghe dentali clicca qui: AMALGAMA E METALLI