Noi non reagiamo solo alle stimolazioni forti, quelle che si vedono e che si sentono, ma anche a molti segnali che non si vedono e non si sentono.
Capita a tutti di provare simpatia per una persona che non conosciamo neanche ed antipatia per un'altra.
Questo succede perché entriamo in risonanza con quella persona o siamo dissonanti con essa, quindi siamo in grado di sentire energie che non si vedono e non sono misurabili con nessuno strumento.
Siamo anche in grado di sapere se in un posto stiamo bene o no, quindi di sapere se l'energia di un ambiente ci fa bene o male.
Queste percezioni sono alla base della radiestesia, che non è una tecnica esoterica e magica, ma solo la lettura delle percezioni del nostro subconscio, per mezzo di strumenti che amplificano i movimenti involontari, ad esempio il pendolino.
Queste sensazioni hanno un influenza precisa sulla postura: quando stiamo bene con una persona o in un ambiente ci raddrizziamo, quando stiamo male ci curviamo.
Sono gli stessi movimenti di estensione e di flessione che facciamo quando aggrediamo o siamo aggrediti, quando ci sentiamo liberi e felici o quando ci sentiamo stanchi e depressi.
Sono movimenti piccoli, di estensione o di flessione della schiena e degli arti, a volte proprio impercettibili, ma ci sono e sono proprio questi movimenti che muovono gli strumenti radiestesici, dandoci un segnale positivo o negativo.
Se stiamo a lungo in un luogo che non ci fa bene la nostra postura si incurva sempre di più e la nostra schiena comincia a farsi sentire. Anche il nostro morale si abbassa, lentamente, fino anche alla depressione, perchè un corpo ben eretto indica un morale alto, un corpo incurvato indica un morale basso.
Corpo e morale sono talmente ben correlati che l'uno trascina dietro l'altro. Per questo motivo i militari debbono stare ben eretti, pancia in dentro e petto in fuori.