A differenza della medicina accademica, che vede e cura solo la patologia conclamata, cioè sintomatica, la Kinesiologia Applicata ci permette di evidenziare anche squilibri (fisici, biochimici o psicologici) che, non avendo raggiunto ancora lo stato di "malattia", non sono evidenziabili con le normali procedure diagnostiche cliniche e di laboratorio, ma che, lasciati a se stessi, daranno presto origine ad una patologia.
Quindi il campo principale di azione della Kinesiologia Applicata è la scoperta delle cause dei "disturbi funzionali".
La nostra ignoranza sui meccanismi di funzionamento di questa tecnica ci impedisce, per ora, di renderla "soggettiva", anche se test clinici e metodiche sperimentate come l'Elettro Agopuntura secondo Voll, ne confermano i risultati.
Recentemente sono state proposte tecniche più "oggettive", come il DRIA, che usa un controllo computerizzato della risposta muscolare, anche se il suo uso è ristretto al controllo delle intolleranze alimentari con l'ausilio di fiale test.
Ma si tratta sempre di tecniche di "medicina alternativa", non note ai medici accademici, e spesso da loro non accettate.
Gli stretti rapporti tra specifici denti, organi, muscoli e funzioni erano noti da quasi mezzo secolo prima della nascita della Kinesiologia Applicata e molte altre nozioni provengono dall'agopuntura e da tecniche riflessologiche collaudate da decine di anni: ciò non toglie che questa tecnica sia malvista da molti medici "ortodossi".