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La postura ed i piedi
 
 
 

Molti ricercatori si sono dedicati allo studio di quelli che sembrano essere i primi responsabili della risposta posturale in posizione eretta: i recettori plantari del piede e sono riusciti a dimostrarne l'importanza e la funzione esaminando i tracciati posturografici del soggetto normale e dello stesso soggetto dopo eliminazione della funzione recettoriale mediante anestesia.
Il raffreddamento della volta plantare e l'anestesia delle funzioni motrici e sensoriali del piede comportano aumenti delle oscillazioni posturali (Magnusson e Al, 1990; Thoumie & SO,1996). Inoltre, una stimolazione dei recettori plantari (per mezzo di una soletta terapeutica) determina un miglioramento delle risposte posturali generate da uno spostamento orizzontale rapido della piattaforma con riduzione del tempo di recupero (Machi e Al, 1999).
Maurer e Al (2001) hanno suggerito che:
1) l'informazione che proviene dai recettori cutanei della regione plantare permetterebbe di valutare lo spostamento relativo dei piedi rispetto all'ambiente (rapporto piede-suolo), e
2) l'informazione dei recettori profondi (articolari e muscolo tendinei) permetterebbe di rilevare gli spostamenti del Centro di Pressione (CP) all'interno della base d'appoggio.

Gli studi si limitano molto spesso a spiegare il ruolo delle principali afferenze sensoriali nella regolazione del mantenimento dell'equilibrio. Queste afferenze forniscono informazione rapidamente, per mezzo di fibre mieliniche di grosso calibro e a soglia relativamente bassa, e sono responsabili della risposta riflessa.
Tuttavia, il sistema nervoso è anche fornito di fibre afferenti di piccolo diametro che possiedono una soglia d'eccitazione elevata: il loro ruolo rimane da approfondire.
I muscoli più direttamente interessati dall'attività dei recettori plantari sono quelli che muovono o stabilizzano la caviglia: tibiale anteriore e poplite.
Questi possono spostare il baricentro in avanti o in dietro, oppure possono irrigidire la caviglia.
L'attività primaria di questi muscoli determina quello che è il quadro normale del controllo posturale: la strategia di caviglia.
Quando questo controllo è insufficiente intervengono i muscoli pelvici: il baricentro viene mantenuto spostando la pelvi, quindi il peso del corpo.
Viene definita strategia d'anca e, portata all'estremo, caratterizza il comportamento dell'ubriaco.
Indica un deficit percettivo - sensoriale, sia centrale, come nel caso dell'ubriaco, sia periferico (neuropatie etc.).
Una causa frequente di instabilità posturale a partenza dai piedi sono le zone dolorose, ad esempio calli, che spingono il sistema nervoso a cercare un appoggio non doloroso, con conseguente alterazione dell'intera statica e dinamica del corpo.
Questo può causare alterazioni osteoarticolari anche gravi come lesioni al ginocchio ed all'anca oppure tensioni muscolari anche dolorose, come le lombalgie.


By Centro Informatica