dr Michel van Wassenhoven
Agendo a dosi infinitesimali sul sistema immunitario, la micro-immunoterapia, una specialità moderna dell'omeopatia, potrebbe rivoluzionare nel futuro il trattamento di numerose malattie che implicano l'indebolimento del sistema immunitario […]
Agire sul sistema immunitario per stimolare le difese dell'organismo non è un'idea nuova. La pratica vaccinale se ne è ispirata direttamente. Ma, dai tempi di Pasteur, le conoscenze si sono arricchite di particolari, l'immunologia ha rivelato l'esistenza di una rete di cellule immunitarie e di mediatori (denominati in generale citochine, ma che sono divisi in interferoni ed interleuchine).
Fabbricati dall'ingegneria genetica, le differenti forme d'interferone sono utilizzate nel trattamento delle infezioni virali (come l'epatite C) o delle malattie autoimmuni (è il caso della sclerosi a placche).
Negli anni '70-'80 il dr Stephen Rosenberg, del National Cancer Institute di Bethesda (Maryland, USA) e la sua équipe, hanno moltiplicato i loro tentativi di applicare l'immuno terapia al trattamento del cancro. Nel 1992, nel suo libro "La cellula trasformata", pubblicato contemporaneamente negli USA, in Inghilterra, in Germania ed in Francia, egli conclude: "Noi non abbiamo guarito il cancro. Noi abbiamo solo scoperto una fessura nel suo volto di pietra… ma i nostri recenti progressi sono pieni di promesse per l'avvenire". Tuttavia, i numerosi effetti collaterali secondari alla somministrazione di dosi massicce d'interferone o di interleuchine hanno portato a ridurne considerevolmente l'uso.
È in questo quadro che si inserisce la micro-immunoterapia messa a punto da un medico belga: Maurice Jenaer. Appassionato di immunologia e di omeopatia, egli ebbe idea che sarebbe stato interessante avvicinarle. “E’ stato logico, spiega, fornire all’organismo le citochine alla concentrazione in cui esse funzionano nell’organismo, quindi a dosi infinitesimali, perché siano perfettamente tollerate”.
Altra scelta giudiziosa: il modo di somministrazione. “Il sistema immunitario funziona come la nostra polizia di frontiera, le cellule immuno competenti si trovano concentrate nelle zone d’accesso all’organismo, in particolare nella mucosa buccale e nei linfonodi vicini. La via perlinguale (i medicamenti diluiti e dinamizzati come i prodotti omeopatici sono posti sotto la lingua e tenuti in bocca per alcuni minuti prima di essere inghiottiti) ci sembra il miglior modo si somministrazione.”
L’IDI (Immunoterapia a Dosi Infinitesimali, chiamata anche micro-immunoterapia) era nata.
A differenza dell’utilizzo classico delle citochine (quello usato da S. Rosenberg o in allopatia) non pretende di sostituirsi alle carenze immunologiche, ma di provocare la reazione del sistema immunitario e di dargli il via.
Precisazioni del dr Michel van Wassenhoven
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la micro-immunoterapia omeopatica, riguardando l'uso di molecole endogene diluite e dinamizzate allo scopo di stimolare o frenare un processo naturale di difesa, è un concetto omeopatico, come gli esperti europei che hanno partecipato al processo "Medicina non convenzionale - 1993-1996" hanno constatato. È uno dei concetti omeopatici meglio dimostrati dalle pubblicazioni fondamentali nelle riviste dotate di comitato scientifico .
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I quattro concetti omeopatici più utilizzati e meglio dimostrati sono:
L'Isopatia (che comprende i Nosodi);
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L'uso di molecole endogene preparate in diluizioni omeopatiche
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(micro-immunoterapia ed organoterapia);
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La similitudine globale (omeopatia classica) e
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la similitudine clinica.