Home Corsi Contatti
I nostri argomenti  
 
Il tuo nome
La tua Email
 



Postura Naturale
Noi siamo Uno
Odontoiatria Naturale
Medicina Naturale
Intolleranze alimentari
Kinesiologia Applicata
Omeopatia
Immuno Omeopatia
Medicina Funzionale
Crescita personale
Medicine manipolative
Radiestesia
Il salotto delle chiacchiere
Chi sono
Disclaimer
Squilibri posturali da squilibri recettoriali
 
 
 

 

 

L'equilibrio del nostro corpo è determinato, oltre che dai segnali provenienti dall'apparato muscolo scheletrico e cutaneo (che ci informano della posizione spaziale del corpo e dei contatti con i punti di appoggio), anche dalle informazioni fornite dagli occhi (posizione spaziale del corpo nell’ambiente) e dagli orecchi (con le due loro componenti: l'apparato vestibolare, per l'equilibrio, e l’acustica, per il suono).

Queste informazioni vengono usate per determinare il piano orizzontale ed il movimento nell'ambiente.

Quando queste informazioni sono confuse o contraddittorie, come può succedere in auto o in treno, il cervello non riesce ad elaborare piani corretti di funzionamento e dà sintomi di squilibrio: nausea, vomito, vertigini.

In molte persone esiste uno squilibrio tra un occhio e l'altro o tra un orecchio e l'altro, spesso senza che se ne accorgano, per cui l'organismo reagisce come se una metà del corpo fosse su un piano diverso dall'altra, o come se ci fossero due orizzonti.

Il risultato è uno squilibrio posturale con deviazione della linea mediana del corpo: il corpo si inarca da una parte.

Questa è l'origine di molte scoliosi indomabili che compaiono nei giovani.

Interessantissime ricerche in proposito sono state fatte dal prof. Tomatis (Parigi) che ha scoperto l'influenza della funzione oto vestibolare sulla postura e dalla dottoressa Bertelè (Milano) che ha messo a punto un metodo di correzione delle scoliosi in cui, tra le altre cose, si interviene anche correggendo anche la funzione auditiva.

L'orecchio interno, oltre alla parte auditiva (timpano, staffa, incudine, martello e nervo acustico), comprende una parte destinata all'equilibrio: la cosiddetta parte vestibolare.

Questa è formata dalla coclea, da alcune lacune ossee piene di liquido e dal nervo vestibolare. La coclea ha, come dice il nome latino, la forma di una chiocciola e contiene un liquido che si sposta nel suo interno in seguito ai movimenti della testa, soprattutto in avanti ed in dietro. Le lacune invece percepiscono i movimenti di rotazione del cranio.

I nervi vestibolare ed auditivo viaggiano insieme fino al cervello e sono talmente collegati tra loro che suoni di particolare frequenza o volume possono dare vertigine. Le vertigini (il mal di mare per esempio) possono essere accompagnate da ronzii o sibili negli orecchi, da intolleranza ai rumori o da sensazione di "orecchio tappato".

I messaggi del nervo acustico raggiungono la corteccia auditiva e l'area della parola: Tomatis ha dimostrato che si emettono solo i suoni che si sentono.

Il nervo vestibolare manda i suoi segnali al cervelletto, che ha la funzione di controllare l'equilibrio dell'intero corpo.

E' comprensibile che un disturbo nei segnali che arrivano al cervelletto determini uno squilibrio nell'intero organismo.

È bene qui ricordare che l’apparato vestibolare reagisce al movimento: gli otoliti si muovono solo quando si ha uno spostamento o una rotazione della testa. Non è pertanto usato per la postura statica, ma per controllare l’equilibrio durante il movimento.

L’apparato vestibolare infatti lavora in stretta connessione con gli occhi: ti è mai capitato di essere seduto in un treno fermo e di avere un attimo di vertigine vedendo dal finestrino, con la coda dell’occhio, lo sfondo muoversi? Dopo un attimo di incertezza hai capito che è partito il treno a fianco. I tuoi occhi hanno visto lo sfondo muoversi (avviso = il treno parte), ma l’apparato vestibolare non ha percepito il movimento: i segnali contrastanti hanno causato un attimo di vertigini.

 


By Centro Informatica