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Mal di schiena: l'ernia del disco
 
 
 

Le vertebre che costituiscono la colonna vertebrale sono 24, separate da cuscinetti cartilaginei detti dischi. Ogni disco è formato da una parte centrale sofficce ed elastica, il nucleo polposo,e da un anello esterno fibroso.
Il disco serve a permettere il kovimento delle vertebre e ad ammortizzare i traumi verticali ed i carichi cui la colonna viene sottoposta.
Con l'uso e con l'età i dischi possono degenerare. All'inizio si ha una leggera deformazione dell'anello: il cosiddetto bulging, poi si ha una protrusione del materiale polposo, alla fine l'anello esterno si lacera e lascia fuoriuscire parte del nucleo.
Si ha la cosiddetta ernia del disco.
Se il materiale fuoriuscito è poco non crea problemi, altrimenti, a seconda del punto di fuoriuscita, può dare compressione del sacco durale o comprimere uno dei nervi spinali nel punto di uscita del nervo dal canale vertebrale.
In tal caso si ha una sintomatologia dolorosa molto invalidante, data dallo schiacciamentodel nervo, che aumenta tossendo o starnutendo, in quanto questi atti aumentano molto la pressione a livello vertebrale, spingendo ancora più fuori il nucleo.
Si può avere difficoltà a camminare, soprattutto sul tallone o sulla punta dei piedi, per la debolezza dei muscoli. Nei casi più gravi si perde il controllo della vescica.
In questi casi è necessario l'intervento chirurgico.
Quindi dolore lombare + ernia del disco = intervento.

Ci sono però molti studi, il primo che io conosca è del 1994 (Deyo R.:Magnetic resonance imaging of the lumbar spine in people without back pain, The N.E.J. of medicine,July 14,1994, vol 331,n°2) in cui si dimostra che il 75% delle persone che non soffrono di mal di schiena ha anomalie degenerative di dischi, dal bulging all'ernia conclamata. Dallo studio di Richad Deyo risulta che il:
36% ha dischi normali
52% ha bulging ad almeno un disco
27% ha protrusione ad almeno un disco
1% ha un'ernia vera e propria.
Tali reperti sono stati confermati da altri studi successivi, l'ultimo dei quali, tra quelli che conosco, è stato eseguito sugli atleti delle olimpiadi di Melbourne.
Nella stragrande maggioranza dei casi il dolore lombare non è dovuto a compressione del nervo da parte del disco, ma allo stiramento delle fibre dell'anello fibroso esterno e del legamento longitudinale posteriore (Mooney V.: Where is pain coming from?. Spine 1987).

Non si tratta quindi di novità dell'ultima ora.

Ma perché l'anello fibroso cede fino a lasciar fuoriuscire il nucleo?
A volte la causa è traumatica, nella maggioranza dei casi non si conosce la causa.
In realtà la causa si può conoscere abbastanza rapidamente, basta fare gli accertamenti idonei in tempi rapidi.
Anche le cure vanno fatte in tempi rapidi, senza perdere tempo prezioso con cure palliative volte solo a ridurre il dolore o la rigidità lombare.

Continua: La terapia


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