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L'Approccio Trager: un massaggio? No uno stile di vita!
 
 
 

Sono passati quindici anni da quando ho lasciato l'ambiente Trager, ma è come se non fosse trascorso un giorno.

Dolcemente, cullando il mio corpo ed il mio spirito, il Trager ha rimodellato la mia anima e cambiato i miei schemi, per sempre.

Ricordo il momento in cui Sémiramis Kaivani, in uno dei primi incontri, mi definì "square", quadrato.

Square è una parola che ha molti significati, come in italiano: una persona quadrata è onesta, affidabile, ... rigida. Ma in inglese square indica anche un blocco, un isolato di case e to square vuol dire anche sfidare, affrontare, un pò come l'italiano "squadrare" qualcuno, ma non solo con lo sguardo.

E proprio dallo sguardo di Sémi compresi che questi erano i significati che ella attribuiva a tale definizione e mi vidi come un blocco di granito, ma vidi anche il mio aspetto zodiacale, l'Ariete ed il mio carattere: partire a testa bassa per dimostrare di aver ragione.

Poi ci sono stati gli anni del dondolio, del lasciar andare, del ... come potrebbe essere più morbido, del permettere a me stesso ed agli altri di esser liberi, senza schemi. senza paure, senza rabbia, senza fretta, senza sfide da affrontare, senza muri da abbattere né verità da difendere.

Molto spesso, quando l'istinto mi spingerebbe a correggere qualcuno, mi torna in mente il più bell'insegnamento che abbia mai avuto: quando non ho avuto alcun insegnamento.
Durante un corso di Trager con Fabienne Hirsch alla Ginestra, io ero un assistente e controllavo un allievo che sembrava non voler capire. Sémiramis, da lontano intuì il mio "voler fare" ed accennò un movimento in mia direzione, ma con la coda dell'occhio vidi Fabienne che con un cenno della mano la fermò, come a dire "Ferma - aspetta - dagli tempo".
Capii e sorrisi: mi sentii grato di questa ... fiducia che mi era stata data.

Come potrebbe essere più morbido?

Gli insegnamenti ricevuti e quelli intuiti hanno continuato a lavorare in me negli anni successivi e da allora molte cose sono cambiate: non solo i governi e la moneta.

Sono cambiato io, è cambiata la mia vita, il mio modo di essere.
Ho scoperto che si ottiene molto di più e più rapidamente se si affrontano le cose con calma, serenità ed amore, se si dà agli altri il tempo per cambiare e a noi stessi il tempo per riflettere.

Riflettere ...

Ho scoperto anche questo dal Trager: gli altri sono un riflesso di noi e viceversa. Se io sono rilassato e mando amore gli altri si rilassano e sono sereni, se li sfido combattono.

E quando c'è una sfida c'è sempre un vincitore ed un vinto.

Quando si accetta che l'altro sia se stesso, e si senta accettato ed amato per quello che è e per quello che può, senza pretendere, allora è possibile un colloquio, uno scambio, un confronto senza giudizio.
Allora è possibile trovare la soluzione ideale, che può essere diversa dalla mia e dalla sua: non ci sono vinti, ci sono solo vincitori.

Facendo un confronto della mia vita prima e dopo il Trager posso affermare che prima c'erano degli obiettivi da raggiungere e dei doveri da compiere. Io era "colui che agisce".

Dopo il Trager ho scoperto di esserci anche io.
Ho scoperto di avere un cuore, di avere emozioni e desideri.

Oggi sono una persona che vive.
Perseguo obiettivi scelti con il cuore, perché li desidero, non perché devo.

Affronto le sfide e le difficoltà della vita non con l'impeto dell'ariete, ma con la serenità di un bambino che ricostruisce un puzzle.

Non ci sono sfide, ci sono solo giuochi nuovi, non ci sono difficoltà, ma opportunità di trovare nuove soluzioni.

Finalmente ho capito cosa vuol dire veramente quel famoso detto orientale che afferma che:


"Quando l'allievo è pronto il maestro appare".


Quando sei pronto ad affrontare la difficoltà emerge la tua saggezza interiore che ti permette di superarla.
Il tuo maestro è in te: lascialo libero di agire.

Come potrebbe essere più morbido?

Grazie Milton, grazie dal profondo del mio cuore.

Maurizio Andorlini


By Centro Informatica