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Il mal di schiena
 
 
 

IL MAL DI SCHIENA

LOMBALGIA O LOMBOSCIATALGIA

 

Tornado all’esempio precedente del mal di schiena, di cui tutti prima o poi soffrono almeno una volta nella vita, oltre al dolore ci sono altri segni: dolore in sede lombare che aumenta con il movimento e con il freddo, contrattura dei muscoli paravertebrali, limitazione funzionale e, talvolta, irritazione delle terminazioni nervose che causano disestesie (formicolii), parestesie (insensibilità), dolori o altri segni a livello addominale o pelvico. Questi “sintomi” caratterizzano la malattia “lombalgia”. Se le terminazioni nervose irritate sono quelle della gamba, allora la malattia si chiama “lombosciatalgia”.

Se ho il mal di schiena e con il voltaren mi è passato, la malattia “lombalgia” è guarita.

Probabilmente con il tempo mi tornerà, perché la lombalgia è una di quelle malattie un po’ “stronze” che tendono a recidivare.

Se una radiografia della colonna vertebrale mostra un po’ di artrosi il mio medico mi prescrive analgesici ed antinfiammatori in quantità industriale e mi congeda: l’artrosi non si guarisce, quindi lui ha finito il suo lavoro.

Io smetto istantaneamente di avere una malattia, per diventare un malato, cronico ed incurabile.

Avere un’etichetta è, per alcuni, una ragione di vita, uno status symbol, qualcosa che giustifica ogni sofferenza e rende interessanti agli occhi degli altri. Soprattutto basta a giustificare qualunque nostra carenza, reale o presunta. È pertanto cosa buona e giusta.

Ma qualcuno non accetta di essere solo un’etichetta: pretende di essere se stesso, anzi, al meglio di se stesso.

Se non accetto l’etichetta, debbo cercare l’alternativa.

Ma quale attendibilità può avere, agli occhi del medico di famiglia, quell’agopuntore che mi dice che io ho un eccesso di energia nel meridiano del colon ed un vuoto in quello del rene?

E che dire dell’omeopata che ti fa mille domande inutili, (come va la tua vita familiare e lavorativa, quali aspettative sono state deluse, chi ritieni che si approfitti di te e ti sfrutti … e poi come va il tuo intestino? Stitico o diarroico?” …).

Se poi vai da un nutrizionista “altenativo” la cosa si fa preoccupante: ti leva tutti i cibi preferiti, latte, pane, pomodori …

Ma io ho solo un mal di schiena, quello che mia nonna chiamava il colpo della strega ed il mio medico lombalgia.

Mi sorge un dubbio.

Il mio medico avrà mai letto tutti quegli articoli scientifici che dimostrano che ci può essere artrosi lombare senza mal di schiena ed anche una lesione discale senza mal di schiena e che ci può essere mal di schiena senza artrosi e senza ernie del disco?

Ed ha letto quelli che dimostrano che la maggior parte dei mal di schiena viene da problemi intestinali?

È strano, ma la vecchia abitudine del clistere elimina o fa migliorare quasi tutti i mal di schiena meglio del voltaren.

Certo che è meno poetico.

A meno che non lo chiami come il mio medico: enteroclisma.

O meglio ancora che non ricorra a quella tecnica, ancora purtroppo poco nota, detta Idrocolonterapia, che è un accurato lavaggio del grosso intestino.

Troppo semplice?

Eppure al policlinico dell’Università di Napoli (Università degli studi di Napoli, Cattedra di Clinica Chrurgica, prof. Renato de Magistris), iniziano tutte le cure per le malattie croniche, soprattutto per i tumori, con una accurata pulizia intestinale e una integrazione bilanciata di fermenti lattici, vitamine, sali minerali, oligoelementi e nutrienti.

È quello che hanno sempre fatto tutti coloro che seguono la medicina naturale, da quella cinese a quella ayurvedica a quella del vecchio medico condotto dei nostri nonni.

Ma allora che cosa c’è di alternativo?

Il non fermarsi al primo scalino, quello più illuminato, e scendere dove la scala è più buia, nella cantina, dove è conservata, ben nascosta, l’origine dei miei disturbi.

Solo così si può mettere insieme il quadro generale di cui fa parte quel sintomo. L’individuo viene visto come un "tutto unico", psiche, anima e corpo, e questo "tutto unico" viene inserito nel suo ambiente: la famiglia, il luogo di lavoro, le amicizie, e poi i suoi traumi, le sue gioie, i suoi carichi, la sue soddisfazioni e le sue delusioni.

Perché ciascuno di noi è una entità interattiva con l’ambiente e tutto ciò che ci capita nella vita, di bello e di brutto, comprese le malattie, è la somma delle nostre azioni e delle nostre reazioni.

E allora il mio mal di schiena?

Forse in questo periodo mi sento abbattuto, come un cane bastonato?

O ritengo di aver avuto una delusione, una fregatura, da una persona che amo o da un superiore?

E forse, prima del mal di schiena è comparsa un po’ di stipsi, … un po’ più del solito …

E se ci fosse davvero un'ernia del disco?

Bè, ci sarebbero anche altri segni, oltre al dolore: la debolezza di certi muscoli o zone di anestesia, per esempio.

Ed anche in questo caso possono esserci alternative alla terapia chirurgica: le alternative ci sono sempre, o quasi, dentro e fuori la medicina ufficiale, basta cercarle e valutarle attentamente, perché in ognuna ci sono indicazioni e controindicazioni, possibilità e limiti.

ATTENZIONE:

TUTTE LE INDICAZIONI RIPORTATE NON DEBBONO ESSERE USATE PER DIAGNOSI E TERAPIA. IN CASO DI PATOLOGIA O DI DISTURBI PERSISTENTI RIVOLGITI AD UN MEDICO.

Continua: L'ernia del disco 


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