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Vaccino HPV ed aborti
 
 
 

 

Vorrei qui esaminare il modo in cui vengono sviluppati alcuni (quanti?) studi medici tesi a dimostrare l'innocuità di farmaci e vaccini.
L'articolo preso in esame, pubblicato da British Medical Journal, tende a dimostrare che il vaccino anti HPV, ora tanto di moda tra le donne, non causa aumento di aborti in caso di gravidanza.
Per dimostrarlo si è confrontato il tasso di aborti tra donne vaccinate contro l'HPV e donne vaccinate contro l'epatite A: nelle prime si è verificato un tasso di aborti dell'11,5%, nelle seconde del 10,2%: conclusione dello studio è che la differenza è talmetne bassa da non essere statisticamente significativa, quindi il vaccino HPV non causa aumento di aborti.
Ecco l'articolo:

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Bivalente per l'Hpv non correlato all'aborto

Non ci sono evidenze a sostegno di un'associazione tra vaccinazione Hpv (bivalente 16 - 18) e il rischio di aborto. La conclusione deriva da un'analisi condotta in uno studio multicentrico in cui sono state coinvolte 26.130 donne di età compresa tra 15 e 25 anni, di cui 3.599 gravide eligibili per l'analisi. Le partecipanti sono state assegnate in modo randomizzato a ricevere tre dosi di vaccino bivalente 16/18 Hpv con adiuvante As04 o epatite A come controllo per sei mesi. Il tasso stimato di aborto è stato di 11,5% nelle gravidanze nelle donne nel braccio Hpv e 10,2% nel braccio controllo. Il valore di P per l'analisi primaria è stato di 0,16; perciò non c'è stato un significativo aumento di aborto tra le donne assegnate al vaccino Hpv. «Ciononostante, non possiamo completamente escludere la possibilità di un rischio accresciuto tra gravide entro tre mesi dalla vaccinazione a causa della difficoltà della valutazione dell'ultimo periodo mestruale nelle donne vaccinate, necessario per investigare se qualche effetto vicino alla vaccinazione è correlato alla gravidanza» affermano gli autori dello studio.

Bmj 2010;340:c712

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Ma l'articolo non fa cenno a quanti sono gli aborti spontanei in natura: se voglio verificare un farmaco o un vaccino, lo confronto con il placebo o con il nulla. Non con un altro farmaco o vaccino simile.
Quindi sono andato a vedere quanti sono in raltà gli aborti spontanei ed ho preso i dati dal primo sito comparso in Google digitando "aborto spontaneo percentuale":
http://www.ginecologo.it/aborto.htm

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Sito a cura del Dott. Salvatore Pollina

L'aborto spontaneo e le minacce d'aborto.
 
La felicità per una gravidanza annunciata può essere oscurata da mille timori. Nove mesi di gestazione, infatti, sono lunghi e numerose sono le difficoltà che mamma e bambino possono incontrare prima di giungere al parto. La complicazione più frequente durante la gestazione e l' aborto spontaneo : si considera tale ogni interruzione di gravidanza che si verifica spontaneamente entro i primi sei mesi a partire dal concepimento. Statisticamente, circa il 20 per cento delle donne va incontro a questo spiacevole evento. I primi tre mesi dopo il concepimento sono i più delicati:l'85 per cento degli aborti spontanei, infatti, si verificano in questo periodo. Dalla diciottesima-ventesima settimana, infatti, la probabilità di incorrere in un aborto si riduce drasticamente. Si parla di minaccia di aborto se compaiono perdite di sangue, non necessariamente accompagnate da contrazioni dell'utero e da fitte dolorose. La minaccia di aborto si verifica quasi nel 15 per cento delle gravidanze ma solamente il 18 per cento degli aborti minacciati diventano aborti veri e propri. Si tratta, comunque, di un campanello di allarme che non va mai sottovalutato.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le cause principali che portano all'interruzione della gravidanza.

C'è un'anomalia dei cromosomi.

Oltre il 50 per cento degli aborti spontanei, specie quelli che si verificano nei primi tre mesi di gravidanza, è dovuto ad anomalie cromosomiche. I cromosomi sono corpuscoli presenti in tutte le cellule, in cui sono riassunte tutte le caratteristiche dell'individuo (dal colore dei capelli al sesso), cioè il patrimonio genetico. Eventuali difetti presenti a livello cromosomico nelle prime cellule che si formano dall' ovulo fecondato danno luogo il più delle volte a un aborto spontaneo: in pratica, poiché le anomalie sono tali da non consentire un corretto sviluppo del prodotto del concepimento, è la natura stessa a impedire all'embrione di crescere e diventare un bambino. Soprattutto quando l'aborto è ricorrente (cioè si verifica almeno due volte di seguito) la causa va ricercata in anomalie cromosomiche ereditate dai genitori.
[...]
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Quindi in natura le donne in gravidanza sono soggette nel 15% dei casi a minaccia di aborto, di queste il 18% abortisce, quindi si ha un 3% complessivo di aborti spontanei:

18% del 15% poco meno del 3 % di aborti spontanei

di questi aborti la metà è dovuta ad anomalia cromosomica, quindi genetica, la metà ad altre cause

50% di 3% anomalia cromosomica
1,5% per altre cause

Conclusioni:
Se in natura si ha un 3% di aborti,
Se nelle vaccinate contro HPV si ha l'11,5% di aborti,
Se nelle vaccinate contro l'epatite A si ha il 10,2% di aborti,
vuol dire che il vaccino anti epatite A aumenta del 300% il numero di aborti e quello anti HPV del 400%.

Oppure la matematica è una opinione personalissima.


By Centro Informatica