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IL PENSIERO A BASE ZERO 

dal libro "Coaching per l'Imprenditore e il Professionista"
di: Bryan Tracy e Campbell Fraser

edizione NLP ITALY

L’ABITUDINE DETERMINA QUASI IL 100 PER CENTO di quello che fai. Dall’inizio alla fine della giornata, le tue abitudini decidono, in gran parte, i tuoi discorsi, le tue azioni, le tue reazioni e le tue risposte. Il legame tra le abitudini e lo stile di vita è forte: abitudini vitali e altamente produttive appartengono solitamente a persone efficaci e felici, mentre le persone inefficaci e infelici hanno abitudini che le danneggiano e le frenano.
La pratica regolare del pensiero a base zero è una delle abitudini più potenti che tu possa avere. Per praticare il pensiero a base zero, poniti regolarmente la seguente domanda:
Esiste qualcosa nella tua vita che,
sapendo quello che sai ora,
eviteresti di fare ancora oggi,
se avessi l’opportunità di farlo di nuovo?

Inizia dalle tue relazioni, sia private sia professionali. C’è qualcuna di queste relazioni che rappresenta un impegno di energia, tempo, emozioni o soldi che, sapendo ciò che sai oggi, eviteresti di assumerti ancora?
Osserva la tua attività professionale o aziendale. Sei in un’organizzazione o in una posizione che non si addice ai tuoi valori, alle tue qualità e alle tue abilità? Hai stabilito relazioni o alleanze all’interno della tua azienda o del reparto in cui operi, che hanno cessato di essere proficue? Se sei nel mondo aziendale, esistono prodotti o servizi, nella tua offerta attuale, che non proporresti più, sapendo quello che sai? C’è un settore del mercato nel quale stai vendendo, ma in cui dovresti evitare di essere? Ci sono dei clienti che dovresti evitare di acquisire? Dipendenti che dovresti evitare di assumere? Procedure che dovresti evitare di adottare? Canali di distribuzione che dovresti evitare di usare? Strategie di vendita e di marketing che dovresti evitare di seguire?
Se rispondi “sì” a qualcuna di queste domande, un’altra domanda pertinente seguirà in automatico: perché sei ancora in quell’azienda o in quella posizione? Perché mantieni ancora quella relazione? Perché vendi ancora quel prodotto o servizio? Perché continui a concentrarti su quel settore di mercato o su quei clienti? Perché tieni ancora quei dipendenti? Perché segui ancora quella procedura? Perché insisti nell’utilizzare quella strategia? E cosi via.
Nessuno, dotato di un minimo di buonsenso, inizia a fare qualcosa che non sia, almeno in apparenza, sensato. Quando instauriamo una relazione, assumiamo un dipendente, facciamo un investimento o lanciamo una strategia di marketing, lo facciamo perché siamo sicuri che così facendo riceveremo dei benefici. Con il passare del tempo, i nostri bisogni cambiano. E così anche le circostanze. Non necessariamente ciò che aveva un senso ieri continua ad averne oggi. Così, spesso, siamo talmente impegnati che non ci accorgiamo di questi cambiamenti e, solo per abitudine, ci ritroviamo a preservare perennemente uno status quo sorpassato e antiquato.
Applicando il pensiero a base zero, metti a nudo gli elementi d’abitudine della tua vita.
Successivamente, puoi porti una seconda domanda: che cosa ho intenzione di fare a tale proposito?
Spesso, la risposta consiste nell’eliminare questo status quo dalla tua vita e andare avanti. Di certo, possono esserci momenti in cui non tutto appare o bianco o nero. In un matrimonio che fallisce, per esempio, una saggia decisione potrebbe non consistere nel semplice andarsene, ma piuttosto nel provare a intraprendere una terapia di coppia con l’intento di risolvere i problemi e impegnarsi per portare nel rapporto un nuovo soffio di vita. Comunque, abbiamo riscontrato che spesso è meglio eliminare la parte della tua vita o della tua attività che è vecchia, improduttiva e, forse, persino dannosa, e ridistribuire le tue energie verso ciò che oggi è funzionale.
Ripensa al caso della nostra cliente che aveva deciso di delegare ad altri il compito di consegnare ogni mattina delle ciambelle ai suoi clienti più importanti. Questa decisione le lasciò a disposizione dieci ore alla settimana da dedicare alle sue attività di alto valore, ed ebbe inoltre un ruolo importante nel raddoppio dei guadagni nell’arco di dieci mesi. La cosa interessante è che, prima decidere, si chiese se, sapendo ciò che sapeva in quel momento, avrebbe mai iniziato l’attività di consegna delle ciambelle. Concluse che questa strategia, adottata per entrare in contatto con i suoi clienti all’inizio della sua carriera, la distingueva ora dalla concorrenza e, in un certo senso, era diventata il suo personale “marchio di fabbrica”. Per tale ragione, decise di continuare con la “routine” delle ciambelle – sebbene in un modo diverso e più efficace – non per semplice abitudine, ma piuttosto come strategia ragionata attentamente. Si impegnò a rivedere regolarmente questa decisione, applicando gli strumenti del pensiero a base zero.
La pratica di applicare il pensiero a base zero, e di agire opportunamente in conseguenza di ciò, richiede coraggio e impegno. Devi essere spietatamente onesto nella tua auto-valutazione. E devi avere la ferma determinazione a cambiare.
Inizia ora e trasforma in un’abitudine l’azione di porti regolarmente la domanda del pensiero a base zero: sapendo ciò che so ora, c’è qualcosa di cui eviterei di occuparmi oggi, se dovessi farlo di nuovo? Prendi attentamente in esame le attività o gli elementi che darebbero origine a una risposta affermativa. Poi, cerca di cambiarli per renderli di nuovo funzionali, o abbandonali. I risultati potranno essere notevoli: eliminerai così gli aspetti negativi e non funzionali della tua vita e li rimpiazzerai con altri nuovi e positivi. Avrai più energia, godrai di una serenità d’animo maggiore e sarai molto più produttivo.

Esercizio
  1. Quali sono i tuoi più importanti obiettivi?
  2. Esamina la tua vita privata. Sapendo ciò che sai ora, se dovessi rifare qualcosa:
  3. ci sono relazioni nelle quali eviteresti di farti coinvolgere oggi?
  4. Ci sono abitudini che riguardano la tua salute, la tua forma fisica, la tua dieta o il tuo stile di vita, che eviteresti di prendere oggi?
  5. Ci sono investimenti di tempo, soldi o emozioni che eviteresti di fare oggi?
  6. Prendi in esame la tua attività aziendale. Sapendo ciò che sai ora, se dovessi rifare qualcosa:
  7. ci sono prodotti o servizi che eviteresti di iniziare a offrire/vendere oggi?
  8. Ci sono settori di mercato nei quali eviteresti di posizionarti oggi?
  9. Ci sono clienti che eviteresti di sollecitare o di acquisire oggi?
  10. Ci sono metodi o processi di vendita che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  11. Ci sono canali di distribuzione che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  12. Ci sono impiegati che eviteresti di assumere, promuovere, o a cui eviteresti di assegnare un particolare compito oggi?
  13. Ci sono metodi o processi aziendali che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  14. Ci sono strategie di marketing che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  15. Ci sono sistemi operativi che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  16. Ci sono sistemi tecnologici che eviteresti di iniziare ad usare oggi?
  17. Ci sono partnership, joint venture o investimenti nei quali eviteresti di farti coinvolgere oggi?
  18. Ci sono iniziative commerciali nelle quali eviteresti di farti coinvolgere oggi?
  19. Quali azioni ti impegni a compiere immediatamente, in seguito a ciò di cui ti sei reso conto leggendo questo capitolo?
“Siamo ciò che facciamo ripetutamente.
L’eccellenza, dunque, non è un’azione, ma un’abitudine.”
Aristotele



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