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GENGIVITI E CARIE



Le malattie reumatiche possono presentare con una certa frequenza alterazioni dello stato del periodonto accompagnate da alterazioni del secreto salivare e da infezioni e infiammazioni ricorrenti. In proposito alcuni studi dimostrano l'esistenza di una correlazione positiva tra lo stato attivo della patologia reumatica di base e le condizioni del periodonto.
In proposito sono stati valutati la salute orale e alcuni parametri della composizione e delle funzioni salivari di alcuni pazienti sofferenti per patologie reumatiche diverse confrontandoli con un gruppo di soggetti sani di controllo. Sono stati coinvolti nello studio 77 pazienti e 77 controlli paragonabili per età e sesso. Del gruppo dei pazienti: 20 persone soffrivano per spondiliti; 18 per spondilite anchilosante; 24 per artrite reumatoide e 15 per connettiviti miste. Al termine dello studio si è evidenziato che tutti i pazienti mostravano in sostanza condizioni alterate del cavo orale e nel 58% dei reumatici lo stato del periodonto era molto scadente. Le ghiandole salivari degli stessi soggetti mostravano sialoadenite focale severa e correlabile alla concentrazioni di IgA, IgG e IgM presenti nella saliva. La concentrazione di lieviti presenti nel cavo orale era più elevata nei pazienti rispetto ai controlli. E lo stesso si verificava per la frequenza della carie dentaria e la presenza di lattobacilli. Un altro aspetto importante di questo rapporto è stato segnalato da una recente indagine sperimentale, nel corso della quale sono stati valutati 29 pazienti che presentavano sia periodontite cronica di gravità intermedia o modesta, sia artrite reumatoide con diagnosi già confermata. Sul totale degli arruolati: 17 hanno portato a termine lo studio subendo trattamenti di curettage delle radici gengivali e 12 lo hanno concluso senza alcun trattamento odontoiatrico. In tutti i soggetti, lo stato del periodonto e i parametri di controllo dell'artrite venivano valutati al momento dell'arruolamento e dopo 8 settimane.
Al termine dell'osservazione un netto miglioramento della patologia reumatica si è evidenziato nel 58,8% del gruppo dei pazienti trattati e solo nel 16,7% dei non trattati, con differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Questa evidenza, concludono gli autori, suggerisce che nei pazienti con artrite reumatoide un controllo costante da parte dell'odontoiatra potrebbe favorire un decorso migliore della malattia di base.
In un altro studio sono stati valutati 49 pazienti con Sindrome di Siögren (SS), posti a confronto con 43 soggetti del gruppo di controllo. In tutti i partecipanti allo studio venivano valutate alcune proprietà e funzioni salivari anche in considerazione delle caratteristiche alterazioni delle secrezioni ritrovabili in genere nei pazienti affetti da SS. Sono stati valutati lo stato generale dentario calcolando i denti caduti o quelli trattati, poi lo stato del periodonto e delle mucose. Per quanto riguardava lo stato e le funzioni delle secrezioni salivari sono stati determinati: il flusso salivare totale secreto (senza alcuna stimolazione), il flusso palatale; inoltre si è valutato il sanguinamento gengivale e la profondità delle sacche gengivali presenti. L'emocromo e la sierologia dei pazienti con SS erano consensuali alla patologia di fondo. Autoanticorpi erano significativamente presenti nella saliva dei pazienti. E' possibile dunque che il processo auotimmunitario di fondo che si verifica nei malati con SS sia rilevabile già dallo stato del cavo orale , in particolare per la composizione salivare.
 
Bibliografia

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