Non è ancora il ciclone
della letteratura scientifica. Troppa strada da fare ancora e molti
ostacoli ideologici più che culturali, ed economici da superare.
Tuttavia l'articolo di John Ioannidis sull'efficacia degli
antidepressivi, pubblicato recentemente su "Philosophy, Ethics, and
Humanities in Medicine" sembra qualcosa di terribilmente serio. Gli
antidepressivi, argomenta Ioannidis nel suo articolo, sono i farmaci
più prescritti al mondo (per una spesa di bilioni di dollari) e
la loro introduzione sul mercato è passata attraverso la porta
stretta di numerosi controlli regolatori e la conferma di efficacia di
migliaia di trial randomizzati. Tuttavia due recenti meta-analisi
sembrano minare queste certezze. La prima utilizza dati sottoposti
all'FDA per l'immissione in commercio di dodici antidepressivi.
L'analisi dei dati mette in luce come, mentre solo la metà dei
trial considerati raggiunge una significativa effectiveness, i
risultati pubblicati in letteratura tendono a sottolineare risultati
sempre significativi. I trial con risultati negativi infatti non sono
stati pubblicati o sono stati "distorti" sino a presentare un esito
positivo. In base ai dati presentati all'FDA, i benefici di questi
farmaci sono modesti, mentre la letteratura suggerisce vantaggi
importanti. Una seconda metanalisi - sempre a partire dai medesimi dati
- esamina la relazione tra effetti del trattamento e gravità
della depressione. La differenza tra trattamento attivo e placebo
aumenta con la gravità della depressione, ma diviene
significativa clinicamente solo in una piccola minoranza di pazienti
con depressione severa. Ma in questo gruppo di pazienti non sono gli
antidepressivi ad essere più efficaci: semplicemente è il
placebo ad essere senza effetto. I risultati di queste metanalisi
suggeriscono che gli antidepressivi possono essere meno efficaci di
quanto sostenga un loro marketing aggressivo: i beneficia breve termine
sono modesti, mentre il rapporto rischio-beneficio a lungo termine
è stato ancora poco studiato. Ioannidis argomenta di come sia
stato costruito il mito dell'efficacia degli antidepressivi: l'uso di
molti piccoli trial randomizzati con risultati non rilevanti,
l'improprio uso della statistica, la manipolazione del disegno degli
studi, bias di selezione della popolazione, follow-up troppo brevi,
comunicazione selettiva e distorta dei risultati. La verità -
aggiunge Ioannidis - potrà essere raggiunta solo attraverso
standard di evidenza molto più elevati, trial con follow-up a
lungo termine e metanalisi più accurate.
Phil Ethics Human Med, 2008, 3, (14)
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